Meditazione

Sabato alle 08:00 - Pratica aperta

La Meditazione è una pratica semplice, ma tutti noi sottovalutiamo la semplicità e creiamo complicazioni e complessità. La semplicità non è facile da comprendere perché è profonda. Apprezziamo una vita semplice, ma non è poi tanto facile condurre realmente una vita semplice. Una vita semplice ha a che fare con la semplicità interiore, che significa libertà dal condizionamento. Meditare significa dedicare un po’ del nostro tempo alla creazione di un intervallo di calma e silenzio nella nostra mente. Questo ci permette di diventare consapevoli e capire la nostra reale relazione con la vita e con ciò che ci condiziona e che crea sofferenza. La meditazione deve essere praticata, vissuta e portata nella vita. La LIBERTÀ è l’unico scopo della meditazione.

SATI in lingua Pali significa “attenzione consapevole” o “attenzione nuda”, in inglese la parola viene tradotta con Mindfulness.

Si tratta cioè di dirigere volontariamente la propria attenzione a quello che accade nel proprio corpo e intorno a sé, momento per momento, ascoltando più accuratamente la propria esperienza, e osservandola per quello che è, senza valutarla o criticarla.

La pratica di questo particolare “atteggiamento della mente”, Sati, lo possiamo definire anche “consapevolezza” e deriva dal buddismo theravada, una delle due maggiori correnti del pensiero buddista, diffusa da 2500 anni in Asia meridionale e sudorientale, in particolare in Birmania, Cambogia, Laos, Sri Lanka e Tailandia, sia nell’ambiente monastico che laico.

L’utilizzo, da parte della medicina occidentale, di Mindfulness o meditazione di Consapevolezza per la promozione della salute è invece un’acquisizione relativamente recente, iniziata negli anni ’70 negli Stati Uniti.

Benchè l’origine della pratica derivi dal pensiero buddista, non è necessario abbracciare la religione buddista per praticare lo sviluppo della consapevolezza.

La Meditazione di Consapevolezza o Mindfulness è una pratica che richiede tempo, fermezza e disciplina.

Il modo iniziale per cominciare è prestare attenzione al proprio respiro, concentrandosi su di esso e rimanendo in osservazione di quello che accade mentre il respiro accade. Quando, inevitabilmente, la mente tenderà ad allontanarsi dal qui e ora per focalizzarsi su pensieri lontani, nello spazio e nel tempo, quei pensieri non vengono giudicati né inseguiti, ma l’attenzione viene gentilmente riportata sul respiro.

In questo modo, si allena la mente ad essere più stabile e meno reattiva, e nello stesso tempo si impara ad accettare e coltivare ogni istante così come viene, accrescendo la propria capacità naturale di concentrazione.

La meditazione  può essere praticata da seduti (sitting meditation) oppure camminando (walking meditation). La posizione che si assume per meditare “è un atteggiamento esterno che ci aiuta a coltivare un atteggiamento interno di dignità, pazienza e autoaccettazione”.

Si tratta, dunque, di una progressiva e stabile trasformazione del nostro modo di essere, dell’acquisizione di una nuova abitudine mentale.

Fermarsi e connettersi con il momento presente è possibile quando si scrive una e-mail, si naviga sul web, si lavano i piatti o si stende il bucato. Anche in questo istante leggendo questa pagina.

La Meditazione serve a chiunque desideri, in salute o in malattia, trascendere le proprie limitazioni e raggiungere un livello più alto di benessere psicofisico.

La pratica costante della Meditazione di Consapevolezza si è dimostrata efficace:

  • nella riduzione dello stress e delle numerose patologie ad esso correlate;
  • nel sollievo di sintomi fisici connessi a malattie organiche e, in generale, nella promozione di profondi e positivi cambiamenti dell’atteggiamento, del comportamento e della percezione di sé stessi, degli altri e del mondo.

Tali cambiamenti determinano:

  • una maggiore capacità di padroneggiare le situazioni difficili della vita,
  • un maggiore potere di gestione dei conflitti e dei problemi ordinari e straordinari,
  • un incremento dell’accettazione e della pazienza nei confronti del proprio stato di malattia o dei propri disequilibri psicologici e fisici,
  • una nuova capacità della mente di sostituire le emozioni distruttive, che portano ansia e depressione, con modi di essere più costruttivi, che promuovono l’equanimità, l’amore e la saggezza.

 

“Siamo quello che pensiamo  Tutto ciò che siamo sorge con i nostri pensieri
Con i nostri pensieri creiamo il mondo.
Parla e agisci con mente impura e il dolore ti seguirà
come la ruota segue il bue che trasporta il carro…
Parla e agisci con mente pura e la felicità ti seguirà
come la tua ombra irremovibile.” il Budda nel Dhammapada

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