Nella vita ordinaria, la conoscenza del corpo e la libera espressione delle emozioni sono spesso ostacolate dall’esperienza dell’opacità e della densità, ove il corpo è vissuto come una massa di conflitto e difesa, un luogo di appropriazione che impoverisce la vita.
Nello Spanda Yoga, espressione quintessenziale dello yoga kashmiro, dalle tensioni con cui abitualmente si circoscrive la percezione dell’essere emerge un orizzonte più vasto e sensibile, espressione di un’infinita ricchezza sensoriale, non più meramente fisica, ma estesa come la libertà della coscienza.
In questa pratica il corpo si distende nello spazio, perdendo gioiosamente l’ingombro della densità; nella spaziosità dell’asana (postura) emerge infatti una più intensa capacità di sentire, fino a consumare la sensazione stessa e percepirsi come spazio cosciente e aperto, in cui ogni gesto si esprime oltre le restrizioni del corpo-mente.
La segreta fascinazione dello Yoga, che sorge in un intenso oscillare nella varietà delle esperienze che si presentano, diviene allora Spanda, la Vibrazione senza confini che oltrepassa ogni forma sensibile.
A cura di Fabio
Primo appuntamento → mercoledì 16 ottobre 2024 alle ore 20:00 – cadenza mensile